Cari amici, ho il doppio piacere di essere tra voi, il primo in veste personale (avremo modo di parlare di me), il secondo, per colpa di Fabio che mi ha intercettato su Fb, perchè figlio di papà Sergio e di mamma Elide. Cito tutti e due, anche se il personaggio è Sergio, ma è giusto così...
(mostra tutto)
Cari amici, ho il doppio piacere di essere tra voi, il primo in veste personale (avremo modo di parlare di me), il secondo, per colpa di Fabio che mi ha intercettato su Fb, perchè figlio di papà Sergio e di mamma Elide. Cito tutti e due, anche se il personaggio è Sergio, ma è giusto così perchè molte cose che conosco del periodo della Roma di papà le ho ascoltate dai racconti di mamma. I miei sono originari di Capranica, un paese a 30 Km da Viterbo e 50 da Roma.
Il sottoscritto è nato il 7 ottobre del 1953 a Roma al policlinico Italia dove operava il Prof. Zappalà, medico della Roma, e sulla porta della stanza dove ho ciucciato il primo late materno, era appeso un candido fiocco (ovviamente non celeste!) giallorosso!
Papà raccontava che gli fui presentato dalla levatrice tenuto per i piedi a testa in giù. Sono il secondo figlio, mia sorella è più grande di sette anni. Quindi è facile capire che pensieri passavano in quel frangente nella testa in su di Sergio: "maschio, robusto, figlio di calciatore.......". Tutti me lo chiedono: ".....ma tu.....perchè?".
Perchè provate ad immaginarlo.
Al momento mi debbo fermare.
Grazie Fabio per questa opportunità di raccontare dei miei e di papà che ho amato molto e penso molto specialmente nei momenti di difficoltà. E' stato un grande combattente, nel calcio e nella vita.
Non aveva paura di niente ed era duro ma buono con tutti.
Scusatemi, a presto.
Marco
(nascondi)